martedì 24 giugno 2008

Mondo Cane!

Carissime pecorelline,
ma come state spussettine!!
Purtroppo in questo periodo non ho seguito molto il blog, e mi scuso fin d'ora per tale indicibile mancanza!!
Colpa di questi calori estivi, che mi farebbero venire voglia di gettare thiara e scettro papale (anche se, in realtà la bacchetta magica andò distrutta durante un plenilunio, oramai già da tempo trascorso, ahimè!),
TUTTAVIA!
il solleone non mi distoglie dal ricordarvi che l'adepto pazzo Michele Pattone (Pattume?) aka Mike Patton si esibirà nuovamente per la collettività ambigua, proponendo il progetto MONDOCANE (Monsignor Aleagio Vaccarezza mi comunica, peraltro, GRATIS... boia can!) e che quivi riposto in allegato:

Mike Patton per “AngelicA”
Il musicista statunitense sarà a Bologna il 18 luglio 2008 con “Mondo Cane”, un concerto di canzoni italiane dall'età d'oro degli anni ’50 e ’60
* * *
Sembra impossibile immaginare una star del rock internazionale che canta Luigi Tenco o Adriano Celentano, Mal o Nicola Arigliano. Poi si scopre che Mike Patton è un grandissimo appassionato (e collezionista!) di quella stagione della canzone italiana che a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha accompagnato la vita, i sogni, gli amori di un intero paese.Brani che sono stati la colonna sonora di diverse generazioni, che vivono ancor oggi perché insuperate, dal Cielo in una stanza a Lontano lontano, e che tornano sul palco grazie al carisma camaleontico di Mike Patton e al lavoro produttivo di tante realtà dell’Emilia-Romagna: AngelicA Festival Internazionale di Musica, l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Teatro Rossini – Lugo Opera Festival, la Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival L’Altro Suono, la Fondazione Arturo Toscanini.

MONDO CANE
«Si potrebbe trasferire l’idea degli standard, idea intesa come temi e modelli della musica americana e afroamericana, che sono rimasti nel tempo e che vengono suonati e risuonati nel mondo del jazz, pop, sperimentazione, e trasferirla nell’ambito di un periodo “creativo” della musica italiana degli anni ’50 e ’60, che da questi standard ha attinto. Autori e compositori eccellenti scrivevano canzoni per Mina, Celentano; o i cantanti stessi, influenzati dalle forme jazz, classica, folk song, e che apparivano forse più liberi dalla forma pop di oggi, potevano spostarsi attraverso la canzone in luoghi diversi.Quel periodo ha costituito una base importante per la canzone anche di oggi che invece soffre del consumo e del mercato. Quel tempo ha prodotto dei “classici” dal carattere lirico, soul, e molte erano le influenze musicali che contenevano: erano “canzoni creative” che avevano uno spirito unico.Mike Patton è un cantante, musicista, ormai riconosciuto in tutto il mondo, che si è subito distinto per un lavoro e una ricerca sulla musica a tutto tondo. Innamorato della canzone italiana, e legato da una lunga storia con l’Italia (ha vissuto a Bologna e sua moglie è italiana) è “collezionista/calamita” di musiche e di quelle canzoni diventate storiche; Mike canta (in italiano) un repertorio scelto e arrangiato appositamente per questo progetto: Mondo Cane; titolo questo che, forse “casualmente”, rimanda a un film cult italiano di quel periodo, un film documentario che fece molto discutere...Due anni di incubazione e centinaia di conversazioni con Mike Patton, e soprattutto molto lavoro, rendono visibile Mondo Cane. Un progetto tra pop e avventura, un’idea di AngelicA che Mike ha accolto e trasformato: era un suo sogno quello di lavorare sulla canzone italiana degli anni ’50 e ’60, e attraverso avventurose interpretazioni trovare una voce diversa per quella musica così conosciuta ma anche rischiosa da reinventare. Si è costituito un organico inedito che vede insieme musicisti dagli orientamenti più diversi, che unisce mondi altrimenti ancora troppo separati. Un piccolo miracolo italiano». (Massimo Simonini, direttore di AngelicA Festival Internazionale di Musica)

«La mia proposta, rivisitando questi pezzi, non è sollevare il passato, non è per nostalgia, ma più per illustrare attraverso moderne e avventurose interpretazioni esattamente come vitale e importante questa musica ancora è». (Mike Patton)

P.s.: Benvenuta Marina mia nuova adepta pecorellina!

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